02 settembre 2013

Cingoli: il Monte Nero e il suo bosco


Valcarecce e la macchia mediterranea del Monte Nero       ( 01/09/2013)

Tutte le volte che  m'affaccio dalla terrazza di Valcarecce e guardo il Monte Nero credo di provare lo stesso desiderio di chi abita fronte-mare:  di nuotare in quel mare di verde, in quella fitta macchia mediterranea che riveste tutte le pendici di quella collina-monte.

È lì che la Natura opportunista  dimostra  come quella selva di forme, attitudini, colori e odori  sia la soluzione migliore per affrontare il futuro.  E’ vero, tutti  sgomitano per arrivare più in alto degli altri,  ma quando arrivano le bufere della vita fanno muro comune, si sostengono e a volte s’abbracciano pur di resistere.  
In quella società multietnica le diversità non sono un problema, sono la  sua forza, la sua bellezza.

Alla fine dell’estate, tutte le piante  sono “cresciute”, lo hanno fatto durante tutta la primavera-estate, ora però debbono obbedire all'altro ordine impartito da Noè: quello di "moltiplicarsi". In questa stagione è sempre emozionante scoprire come ogni individuo si è attrezzato e a che punto della...gravidanza si trova. Non tutti i frutti esibiscono la livrea definitiva ma presto anche loro cambieranno di colore e di consistenza preparandosi, quelli più  esibizionisti, a rivoltarsi in su o in giù per essere sicuri di essere…mangiati, e, quelli più audaci, ad affidare al vento il loro destino. 



Questo è il racconto fotografico della fantastica nuotata del 1° Settembre 2013:



Anche altre creature si stanno organizzando per la prossima stagione fredda, ma questa è tutta un'altra storia.



I componenti della squadra:

Marta, Camilla e Sara  


 Dany, Leo Piero,  Simone, Patrizia . . . 

. . . e il grande Fabrizio! 


10 commenti:

  1. Complimenti per il bel reportage botanico!

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    1. Grazie Enrico, ma anche tu non scherzi.

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  2. sabato sul sentiero avevano così sgomitato le opportuniste che ho tutte le gambe segnate da ogni tipo di rovo, rovetto, ortica e chi più ne ha più ne metta

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    1. Ma come non lo sai? Alcune di quelle creature hanno un carattere spigoloso e pungente. Non solo! se vengono sfiorate da una gamba nuda, magari di donna, si scatenano con certi atteggiamenti...piccanti che ti fanno diventare rossa.

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  3. questo è uno dei periodi che preferisco per tuffarmi nella natura!
    bellissimo il racconto fotografico e meravigliosa la squadra!!!

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  4. Grazie Chiara, il merito è anche tuo per avermi suggerito come realizzare quei collage fotografici.

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  5. Non so se lo sai, ma oltre di essere artista, mi sono specializzata in ambiente, in modo che quando la natura mostra il suo volto più bello, i fiori e boccioli, mi sembra che sia uno dei suoi migliori messaggi di speranza che ci dia a quelli che le abbiamo fatto e continuamo a fare danni così tante volte: gli uomini! Una bella storia, e bella la foto! Complimenti a tutti e abbraccio per te.

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  6. Specializzata in ambiente? con un blog? Ciao :)

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  7. Bellissima immersione nella migliore realtà della natura.
    Il corniolo da noi è ancora molto diffuso, sia con le bacche rosse, che con le bacche bianche. Ed i miei nonni mi raccontavano la leggenda della volpe e del corniolo ( da noi curunaj).
    Qualche nostalgico, tra cui il sottoscritto, ne ha delle piante in giardino,anche per la bella fioritura che nel novarese avviene a fine febbraio.

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  8. Alcuni anni fa ho letto e seguito una vecchia ricetta per fare con le bacche mature - sono commestibili - la marmellata.
    Il sapore si è rivelato aspro e dolce insieme, tipico delle mostarde ...inglesi.
    Ciao.

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