19 maggio 2014

Santa Maria in Valdiola e i culti pagani


esterno della chiesa
Chiesa di Santa Maria in Valdiola
Quando una sorgente sgorga vicino a una chiesa dedicata alla Madonna è molto probabile che l’edificio sia stato edificato, nell'antichità, là dove precedentemente si celebravano riti pagani legati al culto dell’acqua. Conoscevo da tempo questa ipotesi, ma dopo aver scoperto che Santa Maria in Valdiola, una piccola chiesa solitaria nascosta nei boschi di Valdiola Alta, quei requisiti li aveva tutti, l’emozione è stata comunque forte.

Un  foglio di carta appoggiato sopra l’altare spiegava, infatti, che la chiesa era antichissima (1° indizio) già nel XII secolo dipendeva dal monastero di Valfucina di Elcito, in una bolla papale veniva indicata come “Heremitam de Acqua Alta”; era dedicata alla Madonna della Misericordia (2° indizio); la costruirono addirittura sopra una piccola sorgente (3° indizio) la cui acqua, convogliata in una tubatura, fu fatta defluire all'esterno, pochi metri dopo la chiesa. E che, ma questo ce lo ha raccontato Cesare, il custode, l'acqua era ritenuta miracolosa (4° indizio) anche nel passato recente, per proteggersi e guarire dalle malattie degli occhi. 

La  fontana è una costruzione recente, prima, l'acqua miracolosa sgorgava dalla roccia
All'interno dell’edificio la presenza di tanti ex voto affissi su una parete e i tanti graffiti, incisi sugli affreschi dai tanti pellegrini e fedeli, rendevano le scarne volumetrie della chiesa colme di una umanità indistinta e invisibile ma comunque presente lì, in mezzo a noi.
Ci stavamo aggirando in un luogo sacro che per millenni fungeva da tramite tra l’uomo e la divinità.
La natura stessa sembrava intenta a proteggere quello spazio con il bosco: due grandi querce secolari dai rami allungati fin sopra il tetto e con il silenzio circostante che ci urlava di continuo la nostra condizione di ospiti momentanei.

Vista dall'alto
Santa Maria in Valdiola  dall'alto
Sulle pareti di S. Maria in Valdiola, Bernardino di Mariotto, un pittore considerato minore rispetto ai colleghi del suo tempo, dipinse tra la fine del ‘400 e il 1511 degli affreschi per niente “minori”: sono bellissimi e anche commoventi. Raccontano storie di fede ma testimoniano anche le speranze che, nei secoli, i pellegrini hanno voluto incidere su di essi. 

Interno della chiesa
S.Maria in Valdiola  -  gli affreschi di Bernardino di Mariotto

Madonna della Misericordia
Bernardino di Mariotto  -  Madonna della Misericordia

Fedeli in preghiera sotto il manto della Madonna
 Fedeli in preghiera sotto il manto della Madonna

Bernardino di Mariotto  -  Crocifisso
Gli storici dell'arte ancora ringraziano quei pellegrini...graffittari per aver collaborato alla datazione degli affreschi. In uno di questi, infatti, è inciso l'anno "1511", è ovvio, quindi,  che Bernardino di Mariotto dipinse le sue opere prima di quella data.

Il graffito più antico che ho letto:  " addì 6 at febraro 1528 "

graffiti sugli affreschi di Bernardino di Mariotto
Altri graffiti  -  in senso orario:  anno "1634", scritte incolonnate dentro la cornice verde, anno "1575", croce

L'unico affresco che denota una mano poco esperta è un Sant'Antonio dipinto sopra l'unica finestra. 
Potrebbe essere l'ultimo ex voto dei tanti che rivestivano le altre pareti della chiesa, ora scomparsi forse a causa della forte umidità che ha sempre creato problemi all'edificio, come scrisse nel 1668 il vicario del vescovo: "pavimentum ecclesiae totum ab humiditate et aqua insurgente devastatum". (*) 

Nel passato l'altare era addossato alla parete, sotto la Madonna della Misericordia

ex voto appesi all'interno della chiesa
Ex voto, foto, corone, scapolari e piccoli oggetti vari 
Nella chiesa non c'è un impianto elettrico, la luce proviene dall'ingresso e da una piccola finestra a destra dell'altare. Il contrasto tra il dentro e il fuori, nelle giornate di sole, è accecante.

Chiaro Scuro

Vicino alla chiesa, un ciclamino nato sopra un tronco secolare di quercia.

Note:

(*) Raoul Paciaroni, storico di San Severino Marche, in una sua ricerca interessantissima "La secolare ricerca dell'acqua a Settempeda" (clicca qui) parla di Santa Maria in Valdiola da pagina 99 a 101. 


Come raggiungere S. Maria in Valdiola
per chi non riuscirà a scaricare la  mappa n.3020100 del M.S.Vicino (clicca qui):

Valdiola Alta


- Lasciate la strada provinciale (siete in provincia di Macerata) tra San Severino Marche e Frontale all'altezza del bivio per Chigiano. 
- Raggiunto il paese, seguite la strada (poco dopo sterrata) per 4 km. fino al gruppo di case di Valdiola Alta. Ci si può arrivare anche a piedi, la vallata è tutta prati e boschi.
- Siete arrivati! Parcheggiate l'auto in prossimità della fonte di Valdiola Alta.
- Ricordatevi di chiedere a Cesare, l'unico residente nell'abitato, le chiavi della chiesa che, altrimenti, troverete chiusa.
- Scendete per qualche metro sulla strada già percorsa all'andata, prendete il primo sentiero evidente (occhio! non ci sono indicazioni) che si stacca sulla sinistra. 
- Dopo 5 minuti circa di salita, alla prima biforcazione, proseguite sul sentiero che scende sulla destra. La chiesa vi aspetta poco dopo, seminascosta dagli alberi.


Valdiola Alta  -  il sentiero per  S.Maria termina sulla sterrata



10 commenti:

  1. scanfesca20/5/14

    avevo postato un commento che mi è sparito sotto agli occhi... uffa
    Dicevo che ho aspettato un po' a commentare perchè non volevo ripetermi dato che i tuoi post mi piacciono sempre. Poi stamattina su radio3 ho sentito i soliti intellettuali perditempo discutere di "maestrìa" e mi sono detta che era proprio la parola giusta. Hai raccontato con la tua abituale "maestrìa" una piccola realtà intrecciando natura, storia, arte, umanità. Grazie, ci andrò con questa guida.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Basta solo guardarsi attorno, e tu ne sai qualcosa. Poi non dimentichiamoci della spalla, nel mio caso è Dany, che mi accompagna quando può, basta che non ci sia pericolo di frane, inondazioni o eruzioni vulcaniche. Poi, una volta tornati a casa, assume il compito di editor. Siamo un gruppo editoriale noi due!

      Elimina
  2. Ti invidio un po '... Che scoperta! Amo l'opportunità che avete voi di trovare questi segreti della storia in mezzo ai boschi! Ho detto in un altro blog che se io vivessi lì, sicuramente farei questi viaggi con così tanto da scoprire. Complimenti. E saluti, Leo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Patzy, come ho scritto a Scanfesca, basta guardarsi attorno. Però, è vero, noi qui in Italia, da questo punto di vista, siamo fortunati. Ciao.

      Elimina
  3. Io Valdiola la conosco..Complimenti...

    RispondiElimina
  4. Che posto altamente suggestivo , dove la quiete è accompagnata dal silenzio del luogo e dalla sua santità ..e molte cose, per chi ci crede naturalmente lo dimostrano...
    Belle anche le foto , che racchiudono tutta la pacatezza del luogo...
    Ti aspettavo tra gli iscritti del mio blog, forse come dici nel tuo post , non c'è sintonia?
    Una serena giornata
    http://rockmusicspace.blogspot.it/

    RispondiElimina
  5. Assolutamente no, sto arrivandoooo! Ciao.

    RispondiElimina
  6. Grazie Leo , gentilissimo e rapidissimo...
    Ne sono strafelice..
    Vado subito a salvare il tuo blog tra i preferiti!
    Abbraccione!

    RispondiElimina
  7. blog davvero interessante :) tua nuova follower se ti va passa da me :) http://ilmondoditatta.blogspot.it/

    RispondiElimina