22 luglio 2014

Elcito in blues con Luke Winslow



Elcito al tramonto

Una ricetta da favola:

Foderate l’interno del San Severino Blues Festival con una pellicola trasparente di notte estiva, calda ma asciutta, dall'odore di fieno appena tagliato e di santoreggia. 
Metteteci dentro un ex castello dalla storia millenaria, Elcito: un gruppo di case abbarbicate alla montagna da fare corpo unico con la roccia. Unite anche un po' di Mauro Binci, dopo ventitré anni di direzione artistica anche una piccola grattugiata della sua esperienza e passione sarà sinonimo di buona riuscita.  
Chiudete con un coperchio di stelle e lasciate de-cantare. 
Alle 21,30 accendete gli strumenti e aggiungete il quartetto di LUKE WINSLOW, dalla testa alle scarpe. 
Fate sobbollire, applaudendo di tanto in tanto, finché il folk country di New Orleans traboccherà dal coperchio, s’infilerà in ogni poro della vostra pelle e poi lentamente, quasi teneramente, prima di disperdersi su per le pendici del monte San Vicino, scivolerà nei vicoli, s’infilerà come un profumo esotico nelle povere case di pietra dove, per secoli, il saltarello marchigiano è stata l'unica musica folk ascoltata e soprattutto ballata. 
A fine cottura, dopo aver spento tutto, vi resterà in bocca il sapore di una notte magica. 

Il castello di Elcito in blues

Gli spettatori più fortunati...comodamente seduti

Luke Winslow

Esther Rose

Il washboard di Esther Rose

Roberto Luti e Luke Winslow


Alessandra Cecala


La soddisfazione di Mauro Binci, direttore artistico

Luke Winslow  -  chitarra e voce leader

Esther Rose  -  washboard e voce

Roberto Luti  -  chitarra e voce

Alessandra Cecala  -  contrabbasso

Elcito   dentro le mura

Elcito   fuori le mura

Vicoli di Elcito

L'applauso finale

13 commenti:

  1. Anonimo22/7/14

    Grazie, in poche belle parole questa è esattamente l'esperienza che ho vissuto insieme ai tanti amici arrivati su nel Tibet delle Marche. Mauro

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    1. Sì, è vero, eravamo tanti amici anche se sconosciuti. Ciao.

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  2. brunas23/7/14

    al solito tuo, Leo: prendi una cosa in fondo abbastanza piccola e la trasformi in un'esperienza unica. Bello! E anche le foto: oltre che originali (le scarpe) anche tecnicamente raffinate (i notturni).

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    1. E' stato facile, giuro! era da tre anni ( da quel 8 luglio 2011) che non sentivo tra i pori della pelle la musica dal vivo.

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  3. adoro queste ricette :)

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    1. ahahah! fra poco scriverò un libro di...cucina.

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  4. Su questo festival di musica, non posso commentare perché io sono lontana ... ma di Elcito, quando l´ho scoperta l´ho trovata una bella cittadina ... prendo il tuo post per salutarti, abbraccio Leo!

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  5. Ma dai, l'ho visto anch'io, qualche mese fa, e mi è piaciuto un sacco! Certo, la cornice non era così bella, ma sono contenta che continuino a girare per l'Italia, sono proprio bravi!
    Ecco il link al post in cui ne parlavo:
    http://ninehoursofseparation.blogspot.com/2013/11/luke-winslow-king-che-non-ho-fotografato.html

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  6. L'ho letto Silvia! adesso capisco perché quando scattavo le foto davanti al palco le ragazze alle mie spalle brontolavano e perché orde di ragazze, sempre loro, si precipitavano a comprare il vinile di Winslow e poi si fotografavano con lui e perché, dopo, i loro occhi brillavano di luce...divina.

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  7. Location da paura tanto è piena di fascino e di mistero antico..Luke è un vero mago, l'ho sentito in molti brani a me sconosciuti..
    Le tue foto son intriganti al punto giusto ..Il mistero delle estremità dice molto di più spesso che la figura intera..
    Applauso a scena aperta amico caro!
    Bacio e grazie!

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  8. Queste foto sono le prime che ho scattato, con la mia Canon compatta quasi tascabile, in qualità di...reporter in un concerto dopo aver vinto la timidezza e il senso di colpa per il disturbo che avrei provocato in chi intendeva ascoltare e vedere la musica senza vedere ombre in movimento davanti al palco. Nessuno si è lamentato, forse erano talmente presi dalla musica che sarò risultato trasparente, chissà. Grazie per l'applauso. Ciao Nella.

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