11 dicembre 2014

La Gola della Rossa/1 - La leggenda la storia la strada.

Gola della Rossa: falesia con le impronte delle dita del "Diavolo" (*)

Se vi raccontano che è stato San Floriano a creare la spaccatura della Gola della Rossa, per accorciare il tragitto da Fabriano e Jesi e  quindi arrivare primo nella pazzesca corsa contro il Diavolo, e che le impronte delle "dita" sulla falesia sono la prova di quella gara, beh! sappiate che è una leggenda.












Gola della Rossa:  la Grotta della Madonna di San Floriano (**)


E non può essere una prova neanche la piccola cavità chiamata, dagli operai della vicina cava, la Grotta della Madonna di San Floriano perché si tratta di devozione.














La storia è ben diversa, non dissimile da quella di tante altre gole sparse nell'Appennino. I novecento metri di calcare purissimo che costituiscono il Monte Murano ( Monte della Rossa) appena sono emersi dal mare primordiale hanno subìto l'azione erosiva degli agenti atmosferici e, sopratutto, del fiume, in questo caso l'Esino, smanioso di arrivare al mare. Non è stato facile, ma nel giro di qualche milione d'anni c'è riuscito, scavando una gola sulle cui pareti a strapiombo possiamo leggere i segni di quella titanica impresa: archi, cavità. grotte, cunicoli, anfratti e pareti verticali come se fossero state tagliate da una ciclopica sega.

L'uomo arriva molto tempo dopo, ma l'ambiente selvaggio della Gola, le imprevedibili e temibili alluvioni, frane, valanghe, non consentono un passaggio certo e sicuro. Perciò, anche se l'attuale via Clementina sembra seguire il tracciato di un'antica via romana, nel corso dei millenni,  i viandanti preferiscono le "vie alte" superando i valichi sul Monte Murano e, nel versante opposto, sul Monte Revellone.


Ingresso alla Gola della Rossa:  versante est  Serra San Quirico 

Ingresso alla Gola della Rossa: versante  ovest  Genga Fabriano

Gola della Rossa: ex strada statale Clementina e il  fiume Esino
La Gola resta dominio del fiume Esino finché anche il Papa non sente la necessità di raggiungere il mare, ad Ancona: l'unico porto navigabile dello Stato Pontificio sull'Adriatico, da cui partono le rotte più brevi per l'Oriente. Così nel 1733 Papa Clemente XII costruisce la  prima vera e moderna via di comunicazione tra Fossato di Vico e Ancona, la Strada Clementina,  collegando stabilmente Roma ad Ancona. Nel tratto più impegnativo, quello nella Gola della Rossa, il tracciato si snoda sulla sinistra orografica del fiume.



Gola della Rossa dal ponte di  Pontechiaradovo

Poco più di un secolo dopo, nel 1866, sbuffa il primo treno a vapore, ma stavolta sulla destra orografica dell'Esino.














Gola della Rossa: ferrovia, fiume Esino e strada Clementina gomito a gomito


D'ora in poi, nelle poche decine di metri a disposizione, la strada, la ferrovia e l'unico casolare della Gola debbono convivere con le sfuriate di un fiume reso incontenibile dagli argini diventati, oramai, troppo soffocanti.









Esondazione dell' Esino il 12/11/2013:  l'acqua è arrivata al tetto


















Ingresso est della Gola della Rossa nel 1901: esplosione di mina (***)



A fine 'Ottocento nasce la prima cava all'ingresso della Gola della Rossa per sfruttare il calcare purissimo contenuto nelle rocce. Per ironia della sorte, un'infinità di quelle rocce ridotte in massi rivedranno il mare da cui provengono, stavolta, come barriere frangiflutti a protezione dei litorali.










Ingresso est della Gola della Rossa  oggi

Nel corso degli anni la strada nella Gola subisce continui ritocchi,  messe in sicurezza e importanti ampliamenti, gli ultimi dei quali nel dopoguerra, finché, negli anni '70, la vecchia Clementina viene sostituita dalla nuova superstrada costruita quasi tutta in gallerie. 




Gola della Rossa:  la dorsale del Monte Revellone






Con la chiusura al traffico  la Gola della Rossa rinasce e ritrova, finalmente, se non tutta, una parte significativa della sua naturale identità.
La scopriremo nel post:
La Gola della Rossa/2 - Il Parco  
(clicca qui)






*     chiacchierando con Ada Pescatori
**   e con Gemmino Stroppa
*** dal libro  " Storia del Gruppo Gola della Rossa"

e un grazie a Patrizia della Biblioteca Multimediale Fabriano "R.Sassi"


Pontechiaradovo
Una stella piazzata tra le rocce della Gola della Rossa s'illumina al tramonto, è un bell'augurio che, se potessi, accenderei anche per voi, cari amici...Buone Feste! e arrivederci nel 2015.


8 commenti:

  1. brunas11/12/14

    eppure sembra una strada un po' qualunque, normale... e pensare che quel papa fece la strada per di qua anche per vendicarsi di un'ostessa che lo aveva derubato... insomma guardato da vicino, attenti alle "tracce minime" niente è qualunque...

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  2. Il qualunque è diventato tracceminime dopo aver ascoltato i ricordi di Ada Pescatori, la voce narrante di quasi un secolo di vita nella Gola della Rossa e frazioni limitrofe. Ada dovrà riprendersi da un problema di salute ma, appena possibile, riprenderemo le chiacchierate interrotte che racconterò nella terza parte di questo post. Grazie Brunas.

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  3. Ciao, intanto complimenti per questo ottimo blog che seguo da qualche mese. Poi volevo chiederti se conosci l'origine del toponimo Pontechiaradovo. Grazie!

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    1. Grazie a te, AnZelmo. Non so risponderti ma la tua è una di quelle domande che hanno spinto l'uomo ad avventurarsi nello spazio: ti farò sapere. Ciao.
      ps: la tua faccia l'ho vista da qualche parte, ma dove? non è che hai pure la gobba?

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    2. "quale gobba?!" [cit.]

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  4. Aspetto con curiosità i prossimi articoli sulla Gola della Rossa, la conosco così poco...
    Buone feste Leo!

    (PS) anZelmo, Lupo ulula...

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    1. Un po' di pazienza Barba mi manca ancora una foto all'appello... Buone Feste anche a te augurandoci un 2015 da svolta epocale.A presto, ciao.

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  5. Interesting picture.
    I like what you show, fantastic blog!
    I wish you a wonderful New Year 2015 !!!

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