Sesto, Prati della Croda Rossa - Giglio Martagone (Lilium Martagon) |
Ci sembrava impossibile che il Giglio Martagone (Lilium Martagon) potesse sopravvivere a 2000 metri di altezza: i suoi petali ripiegati, gli stami all'ingiù e l'esile stelo che lo faceva ondeggiare al minimo alito di vento davano l'impressione di un fiore pronto a rompersi per un nonnulla.
Eppure quella fragile colorata bellezza, cresciuta in un prato esposto al gelo del nord, sarebbe morta per poi rinascere a primavera sempre uguale a se stessa, anno dopo anno. Al contrario delle cime dolomitiche alle nostre spalle che, dopo qualche migliaio o milione di anni (un'inezia per la Terra), frana dopo frana, sarebbero scomparse riducendosi a un mucchietto di sassi.
È a questo che pensavo dopo aver lasciato quel prato per salire con G. più su, sugli spettacolari, meravigliosi, divertenti e aerei Costoni della Croda Rossa di Sesto più fragili di un fiore.
Attenzione! Questo giglio è protetto perciò non si può né raccogliere né calpestare ma in compenso si lascia fotografare in qualsiasi momento.
Prati alti della Croda Rossa di Sesto |
Dai Costoni della Croda Rossa di Sesto: Val Sassovecchio, Crode Fiscaline, Paterno, rifugio Locatelli alle Tre Cime |