Eremo S. Maria di Grottafucile - uscita della chiesa - |
Volevo sgranchire un po' le gambe e verificare, sul... campo, le malefiche e troppo complicate funzioni della nuova macchina fotografica: destinazione Castelletta e un qualsiasi percorso alle falde del Monte Revellone.
La scelta è caduta sulla frazione di San Pietro perché, dalla strada, era ben visibile un sentiero a mezza costa che s'inoltrava nell'area più impervia della zona.
In quella strana giornata potevi aspettarti di tutto: prima il sole, poi il vento forte con le nuvole, di nuovo il sole intervallato da brevi nevicate, il cielo nero a sud, blu oltremare a nord, un accenno di pioggia e l'odore della primavera. La fine dell'inverno, insomma.
La bellezza del preappennino marchigiano, la possibilità di ascoltare anche i più tenui rumori, la divertente variabilità del tempo, il sempre rinnovato piacere di camminare in montagna, mi avevano già fatto dimenticare il disagio di non essere in compagnia. Sguardo vigile, orecchio attento, e mano sul pulsante dell'otturatore, è così che ho iniziato a perlustrare, passo dopo passo, ogni angolo del percorso:
gli olivi coltivati al limite superiore dell'areale,
mentre una freccia, con le indicazioni chiare e dettagliate, mi suggeriva la direzione.
Da un lato, la primavera era rimasta di...ghiaccio,