Succede a volte. Girovagavo su e giù nella Sarnano antica come avevo già fatto decine di volte, nell'ora in cui incontri solo gatti e piccioni. Ma quel giorno mi ero imbattuto nella poesia di Nino Pedretti e "la gente da nulla" la vedevo sbucare dappertutto: tra i tetti i balconi le pareti le cornici e i giardini segreti delle case, tra i campanili, gli archi, le scalinate ripide e i passaggi coperti, i lampioni e pure in un povero bagno (?) in cemento, fissato, o meglio incollato nella parete di una casa medievale. Non ero più solo mentre scoprivo una città nuova, ancora più bella di quella conosciuta.
ADESSO BASTA
La gente da nulla come noi
ha fatto strade,
ha fatto torri
ha fatto le mura delle città.
La gente da nulla come noi
ha toccato con le mani
tutto quello che vedi attorno a te
ogni puntino.
Noi ci siamo accecati
per fare le cerniere lampo
ci siamo rovinati i polmoni
nella polvere delle filande
ci siamo bruciati nella calce
ci siamo ammazzati: nei camion
che andavano di notte
nella nebbia e sotto la pioggia.
Noi gente da nulla
Abbiamo fatto il mondo
E adesso basta.
Nino Pedretti
Sarnano |
Modifiche e aggiunte a partire dal XV secolo |
Quasi una meridiana |
Sassotetto sopra e fra i tetti |
Il gatto sarnano |