L'alba a Valcarecce di Cingoli (MC) |
È da un po' di tempo che gli esperti attribuiscono il nome di personaggi mitologici agli eventi meteorologici estremi. Stiamo tornando ai miti e alle leggende con le quali l'uomo, nel tempo, cercava di districarsi tra la bellezza, la potenza e i misteri della natura e dell'universo.
Chissà, forse è per questo motivo che stamattina, mentre ascoltavo le notizie dell'arrivo oramai certo del supercaldo africano, mi è venuto in mente questo racconto che Ovidio compose duemila anni fa. E' di una bellezza unica. La descrizione è modernissima, degna di un fantasy cinematografico:
[...]ecco che allertata dai chiari d’oriente
l’Aurora spalanca i battenti di porpora e gli atrii stipati
di rose; sciama l’esercito di stelle; serrate le fila
Lucifero lascia per ultimo la postazione del cielo.
Appena lo vede calare a terra, il mondo arrossarsi,
illanguidire la falce dell’ultima luna, Titone
alle Ore comanda di aggiogare i cavalli. Le dee
sollecite eseguono e dalle stalle del cielo conducono
ingozzati di succo d’ambrosia, i quadrupedi che
sputano fuoco, e li bardano coi loro morsi sonanti.
[...]riempiono di nitriti
[...]riempiono di nitriti
fiammeggianti l’aria e tempestano i cancelli di calci.
Appena Teti [...] li apre, e spalanca ai cavalli l’immensità del cielo
quelli si avventano, strappano scalpitando per l’aria
le nebbie che incontrano [...] *
trasportano nel cielo il carro del Sole
trasportano nel cielo il carro del Sole
[...] L’asse è d’oro, d’oro il timone, d’oro i cerchioni
delle ruote, d’argento tutta la serie dei raggi, sui gioghi
gemme e topazi disposti in bell’ordine sprizzano
barbagli abbaglianti specchiandosi nella luce del Sole.[...]*
* V.Sermonti, Le Metamorfosi di Ovidio, Rizzoli, Milano 2014, pp. 79-80
Straordinaria davvero... chi ci ha preceduto si lasciava volentieri inebriare degli spettacoli della natura, restituendo, attraverso la poesia, sensazioni intense... a mio avviso oggi purtroppo si tende a banalizzare o a minimizzare qualsiasi bella esperienza, in noi o intorno a noi, che abbiamo la fortuna di vivere quotidianamente, come se tutto fosse dovuto. Sarebbe bello se il mondo potesse recuperare un po' dell'estasi dell'osservazione della natura. Ma magari sono solo un vecchio illuso...e contano molto di più i giga e la velocità di trasmissione dei dati. Grazie Leo!
RispondiEliminaChissà, ma io credo che i giga, già da oggi, siano un incredibile strumento per tornare a rivivere quelle "sensazioni intense", si tratta solo di scegliere la direzione. Ciao.
EliminaBravo Leo la foto è davvero speciale complimenti
RispondiEliminaGrazie della visita gradita
a presto
Maurizio
Chapeau!
Eliminafoto e versi splendidi, ma ora si narrerebbe di divinità in sauna dal primo mattino
RispondiEliminase scoprissi una divinità del genere la cancellerei da qualsiasi mitologia esistente, promesso.
EliminaChe potenza questi versi! Da anni non leggevo "Le Metamorfosi", grazie!
RispondiEliminaSperiamo il ritorno all'interesse verso la mitologia non sia solamente una questione di "prestito terminologico"... ha così tanto da insegnarici..
un saluto
Daniel
E' proprio vero. Grazie Daniel, ciao.
EliminaStavo leggendo la vita di Augusto e, tra l'altro, il confronto tra lui e Ovidio ... e trovo il tuo post! Nonostante i giorni che sono trascorsi dalla tua pubblicazione, io la ho appena letta, quindi é un piacere di accompagnare le albe con i versi del grande poeta romano. Abbraccio, Leo!
RispondiEliminaCara Patzy, tra l'altro, l'alternanza delle stagioni nei due emisferi nord sud rende questi versi sempre attuali. Ciao.
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