20 luglio 2020

Il Giglio Martagone e la Croda Rossa di Sesto

Sesto, Prati della Croda Rossa  -   Giglio Martagone (Lilium Martagon)

Ci sembrava impossibile che il Giglio Martagone (Lilium Martagon) potesse sopravvivere a 2000 metri di altezza: i suoi petali ripiegati, gli stami all'ingiù e l'esile stelo che lo faceva ondeggiare al minimo alito di vento davano l'impressione di un fiore pronto a rompersi per un nonnulla. 

Eppure quella fragile colorata bellezza, cresciuta in un prato esposto al gelo del nord, sarebbe morta per poi rinascere a primavera sempre uguale a se stessa, anno dopo anno. Al contrario delle cime dolomitiche alle nostre spalle che, dopo qualche migliaio o milione di anni (un'inezia per la Terra), frana dopo frana, sarebbero scomparse riducendosi a un mucchietto di sassi. 

È a questo che pensavo dopo aver lasciato quel prato per salire con G. più su, sugli spettacolari, meravigliosi, divertenti e aerei Costoni della Croda Rossa di Sesto più fragili di un fiore.

Attenzione! Questo giglio è protetto perciò non si può né raccogliere né calpestare ma in compenso si lascia fotografare in qualsiasi momento.

Prati alti della Croda Rossa di Sesto 

Dai Costoni della Croda Rossa di Sesto: Val Sassovecchio, Crode Fiscaline, Paterno, rifugio Locatelli alle Tre Cime


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