Santarcangelo di Romagna via C. Battisti |
Il centro storico di Santarcangelo di Romagna è addossato sull'ultima collina della Val Marecchia, pochi metri sotto si stende la pianura e la marea estiva del turismo balneare riminese. Gli abitanti hanno conservato la loro città vecchia con cura e con amore così da renderla accogliente, pulita e colorata, senza tralasciare qualche civetteria moderna.
Santarcangelo di Romagna Piazza Ganganelli |
Basta fare due passi tra le "contrade" per rendersene conto. Vedremo i balconi super fioriti, le facciate delle case tinteggiate di fresco, l'utilizzo di ogni spazio, anche quello più improbabile, per ricavare piazze, giardini e finestre.
Ma la caratteristica che rende Santarcangelo di Romagna una città tutta particolare sono le scritte su targhe, lapidi, stoffe, intonaci, serrande, vetrine. Non importa se si tratta di poesie, racconti, storie minime, ricorrenze o moniti, l'importante è avere una qualsiasi superficie a disposizione.
Sembra che tutti i santarcangelesi doc scrivano di tutto, su tutto!
Che non si tratti solo di tradizione ma anche di cromosomi lo conferma Scanfesca nel suo post "Il paese dei poeti" (clicca qui). Ma la cosa più buffa è che affidano alle scritte anche i loro dubbi, come in queste ceramiche affisse su di un edificio del centro storico.
Che non si tratti solo di tradizione ma anche di cromosomi lo conferma Scanfesca nel suo post "Il paese dei poeti" (clicca qui). Ma la cosa più buffa è che affidano alle scritte anche i loro dubbi, come in queste ceramiche affisse su di un edificio del centro storico.
Santarcangelo di Romagna Guido Cagnacci |
Ciao Leo! Appena fu accesa online e ho visto una pubblicazione tua, sono venuta al tuo blog. Ha! Non riesco a resistere a questi tuoi "post" nei quali ci racconti cose e storie dei borghi e città italiane. Questa idea di "scrivere e raccontare storie" nelle loro mura dei santarcangelinessi (si dice cosi?), è molto interessante! E mi hanno piaciuto anche le tue foto. Grande abbraccio e, come sempre, grazie della condivisione.
RispondiEliminaE' un po' difficile, lo ammetto, ma gli abitanti di Santarcangelo si chiamano Santarcangelesi. Ciao Patzy.
EliminaNon è per me, piemontese della zona laghi, un luogo qualunque, tra i tanti visti, ammirati, ed inesorabilmente archiviati nella bisaccia sempre più ponderosa dei ricordi.
RispondiEliminaCi andavo tutti gli anni in bicicletta da Torre Pedrera, dov'ero in vacanza, e ne scoprivo sempre angoli nuovi, cimeli storici noti oppure no, ed incontravo con piacere la giovialità della gente di Romagna.
Non ci crederai ma la Romagna è una scoperta recente per me, anche se abito a pochi chilometri di distanza. Ciao.
EliminaInsomma la tipica cittadina romagnola... sempre ben curata ed originale.
RispondiEliminaMolto interessante, devo proprio visitarla.
Ciao Leo.
e poi piadina piadina piadina... in tutte le salse.
EliminaA presto.
io Santarcangelo l'ho conosciuta per un caterraduno, tanti anni fa, sarà che l'occasione era particolarmente amabile, sarà che i tigli, che amo, profumavano, fatto sta che mi è rimasta nel cuore
RispondiEliminaUna caterradunista sa bene dove guardare e ... annusare. Fa parte del dna di chi ascolta questa trasmissione.
RispondiEliminaTi consiglio anche Senigallia, sede oramai storica del raduno, se non ci sei mai stata. Ciao.
Senigallia fatta :) anche se quella ferrovia in mezzo mi fa troppo sentire a casa, credevo di stare nel posto peggiore per i treni, poi ho dormito in una pensione che era peggio di casa mia
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