Settembre era iniziato da poco, due affascinanti settantacinquenni , o giù di lì, erano sedute in un tavolo accanto al mio in un dehor affacciato sulla piazza principale di Pennabilli (RN). Bionde, vestivano di chiaro, dalle scarpe sportive alle gonne su fino alle camicie. Soltanto gli occhi azzurri intenso di entrambe, alcuni orecchini, collane e braccialetti sparsi qua e là , indossati con naturalezza e senza ostentazione, coloravano l’insieme. Avevano pranzato (i piatti erano vuoti) ma restavano sedute a guardare la piazza, a quell'ora deserta, le montagne circostanti, le case e i campanili della zona alta del paese. Sfogliavano per pochi attimi la guida (scritta in tedesco) appoggiata sul tavolo, oppure si guardavano e bisbigliavano tra loro con complicità. E sorridevano. Sorseggiavano con lentezza, o meglio, assaporavano il poco vino fresco rimasto nei calici, ma per me centellinavano quegli attimi per imprimerli nei ricordi con la maggior precisione e forza possibili. Sembrava che il vissuto di quella mattina fatto di arte storia natura e cibo a Pennabilli e ciò che avrebbero visto nel pomeriggio seguendo le indicazioni della guida si fossero per loro condensati nei bicchieri insieme al profumo del vino. Era una meraviglia guardarle.
Quella era l'immagine perfetta che cercavo da mesi per un post, questo (spiegherò dopo perché). Dovevo scattare una foto e di corsa perché le due turiste potevano alzarsi e partire da un momento all'altro. Senza pensarci su, prima che la mia timidezza me lo impedisse, ho lanciato un “buongiorno” rauco e sgraziato dalla fretta. Per fortuna il gancio aveva funzionato. Poco dopo sedevo al loro tavolo e già sapevo che provenivano da Vienna dopo aver fatto sette ore di “ viaggio comodo e piacevole” in autostrada alternandosi alla guida della piccola e ...bianca Skoda Fabia, che dormivano in B&B ad Urbino e da lì partivano ogni giorno per scoprire la zona compresa tra le Marche e la Romagna, che nel pomeriggio avrebbero visto il Museo Diffuso I Luoghi dell'Anima di Tonino Guerra e il Mateureka (il museo della storia del calcolo e della matematica), sempre a Pennabilli.
Erano incantate dai posti, dalla gentilezza delle persone e dalla varietà e bontà del cibo (questo si era capito) ma non si spiegavano il perché dei pochi turisti incontrati. Non ho avuto il coraggio di spiegare che quelli erano i danni poco conosciuti provocati dal terremoto nelle zone lontane dall'epicentro.
Stavo per chiedere il permesso di fotografarle quando l'imprevisto che temevo è accaduto: all'improvviso, un furgone frigorifero si è piazzato proprio di fronte ai tavoli impedendo la vista della piazza mentre il proprietario del dehor ha iniziato a sparecchiare obbligandoci perciò ad alzarci, a salutarci e a prendere ciascuno la propria strada. Io non ho potuto scattare la foto perfetta e voi avete dovuto sorbettarvi questo racconto che spero vi abbia fatto visualizzare e vivere almeno in parte quegli attimi insieme a me.
La piazza di Pennabilli (RN) con il dehor dell'Antica Macelleria Venturi |
Questo è il primo post della serie "Panino a tavolino": una raccolta, la mia, di bei luoghi, dove, se hai fretta o non vuoi spendere troppo tempo, puoi mangiare un panino o una pizza o un piatto pronto o un dolce; dove tutti i cibi sono preparati con ingredienti freschi e non confezionati, meglio se fatti al momento; dove se chiedi "scusi la toilette" i gestori ti rispondono con un sorriso; dove puoi sederti a mangiare e sfogliare un quotidiano magari con la cronaca locale; dove lo stesso locale, a volte, merita di essere visitato al pari di un museo; dove basta fare quattro passi per scoprire "bei luoghi", siano essi centri storici, parchi, panorami...
Inizio con Pennabilli e con la foto perfetta che però non ho fatto. Quella che invece vedete qui sopra l'ho scattata una mezz'ora dopo la partenza delle turiste austriache e la chiusura del dehor.
Pennabilli è stupenda, "L'Antica macelleria Venturi (dal 1805)" è unica. Si trova nella piazza del paese in un edificio settecentesco di fianco alla cattedrale. I proprietari hanno avuto l'intuizione di costruire un dehor proprio di fronte al proprio negozio così che chi vuole è invitato, con la proverbiale professionalità e cortesia romagnola e senza costi aggiuntivi, a sedersi in un tavolino con vista a mangiare o i prodotti tipici della zona (formaggi, salumi...) o i cibi già pronti preparati dagli stessi gestori, o della carne fresca locale scelta e cucinata al momento. E' una delizia. Se vi trovate nei paraggi fermatevi in questo locale, tra l'altro non è detto che le due turiste austriache non abbiano deciso di concedersi un bis.
come sempre Leonardo hai colto in un momento particolare la tua simpatia universale per la gente "qualunquemente" speciale. Ogni volta sei una sorpresa, mi avevi accennato che avresti parlato di pensabili… non hai scritto niente di quello che io mi ero immaginata. Io avevo intenzione di scrivere una rubrica intitolata "allegre tavole" per raccontare i posti dove ci piace mangiare non per l'eccellenza del cibo, ma per la particolarità del luogo o dello stile o del gestore. Caso mai potremmo integrarlo con il tuo "Panino al tavolino" che ne dici?
RispondiEliminaUna rubrica condivisa? come no, è un invito a nozze.
RispondiEliminabene si inizia a prendere nota per i prossimi viaggi ;)
RispondiEliminatu vai in avanscoperta e noi a seguire
Ok! Io vado in avanscoperta per i cibi e tu per i libri. Siamo pari...quasi.
EliminaPanino al tavolino ... bello! Comunque mai in piedi. Ciao!
RispondiEliminaPurtroppo, almeno per ora, una volta dovrai stare in piedi ma ne varrà la pena.
EliminaAnch´io penso che Pennabilli sia bello, anche è stato identificato come il paesaggio sullo sfondo del dipinto della Gioconda di Leonardo! ... Ma queste bancarelle di cibo "turistico" sui quali tu parli, luoghi di sadwich e di cibo presto, li conosco bene perche gli ho apprezzato nei miei viaggi in Italia ... da quando si esegue contro il tempo, per raggiungere sapere più luoghi. Abrazo Leo.
RispondiEliminaMi sa che un giorno ti troverò a mangiare un panino in qualche parte d'Italia. A presto quindi.
RispondiEliminaAh, questi sono i posti più belli d'Italia! I paesi, le piazze tranquille, i locali accoglienti con il cibo buono... le mie gite preferite!
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