19 agosto 2013

Apiro tra le campane: vertigo


Apiro   Collegiata di Sant'Urbano         veduta nord


Tra le campane m'affaccio
a cercare paesi e paesaggi
farsi strada tra i ricordi

Al prossimo rintocco
che ci vuole ad agguantare la nota!
salirci sopra
e volare... volare
messaggero del Vespro
fin là dove il suono ondeggia
e poi scompare

Le mani trasudano vertigine
al richiamo del vuoto
scivolano sulla ringhiera
incerto confine
tra la normalità e la follia
o la poesia.


Apiro: Valle  San Clemente con la dorsale del monte San Vicino

Apiro   


Genesi

Non ero ancora maggiorenne quando raggiunsi la vetta del monte San Vicino, la mia prima cima: quasi tutto il Centro Italia ai miei piedi, un vento di levante violento e un suono di campane cupo e ondeggiante che l'adulto del gruppo ci svelò essere " 'l campanó " d'Apiro.
Ecco, dopo circa quarant'anni, sono riuscito a risintonizzare... visivamente l'origine di quel suono con la montagna..

" 'l campanó " d'Apiro e il monte San Vicino
Il campanile

La torre campanaria è quella della Collegiata di Sant'Urbano. Sembra il pennone di una nave in un mare di colline distese a perdita d'occhio, e con la nebbia si rivela in tutta la sua bellezza.

Apiro                                               22.12.2012 
La salita iniziale nella chiocciola in muratura, anche se stretta, asfittica e ripida , è più che tranquilla


ma la successiva, su scale di legno marcio e di ferro, richiede invece molta attenzione.
Ringrazio don Giovanni per avermi autorizzato e l'amico Giustino che si è immolato per il bene della...fotografia. Tracce di amici, comunque, si possono trovare anche qui: c'è chi vuole ricordare un vento di levante gelato nel carnevale del 13-2-1934


chi, forse Settimio,  nel lontano 2 Giugno 1882 intendeva lasciare soltanto il suo nome ai posteri


e chissà quanti altri  con le torce o le candele accese troppo vicine al basso soffitto.


Oggi, i veri padroni del campanile sono i piccioni e i corvi; lo abitano, però, senza mai... pulirlo. Ma che sensazione guardarli dritto negli occhi mentre volano in tondo, spaventati,  alla tua stessa altezza...!




10 commenti:

  1. Anonimo20/8/13

    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  2. La bella Italia che non cessa di stupirci con nuove scoperte, come questa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Valle di San Clemente è conosciuta soltanto come zona di transito ma è densa di storia e di storie un po' come tutta l'Italia. Spero di raccontarla con un post quanto prima. Ciao.

      Elimina
  3. Che un bellissimo articolo! Quanti segreti nasconde il suono delle campagne italiane! Molte storie, tra cui la tua. Sai? Nei miei viaggi per il tuo paese, una delle cose che ricordo è il suono delle campane di tutti i villaggi che suonano come una reception, un benvenuto al turista. Per noi, stranieri, é molto particolare. Le tue foto sono veramente fantastiche. Grande abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L 'immagine delle campane che suonano per dare il benvenuto al turista è curiosa e nello stesso tempo delicata.
      Non avevo mai pensato che le campane potevano rappresentare una caratteristica dell'Italia, ma forse dell'Europa, per un turista.
      ..magia del Web.
      Grazie Patzi.

      Elimina
  4. Ciao Leo Piero!
    Sai sempre trovare bellissimi modi di raccontare storie e ricordi... foto stupende!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Troppo buono Barba. Avrei voluto fotografare con la luce radente del tramonto, ma ci siamo attenuti SCRUPOLOSAMENTE agli orari della chiesa per non rischiare, io e Giustino, di restare tutta una notte segregati sul campanile.....ahahah!
      Ciao.

      Elimina
  5. altro che acchiappare la nota, qui si acchiappa l'infinito!
    Splendide le foto, specie quella con la nebbia

    RispondiElimina
  6. Che spettacolo! Quella nebbia saliva da tutti i lati della valle in pochi minuti e poi ancora come un mare in tempesta all'altezza degli occhi... "e fu notte"! Ciao Amanda e grazie. Leo Piero alias Leonardo Pieretti, Fb: Leo E Dany .

    RispondiElimina
  7. marisa7/11/13

    grazie per questa bella narrativa e foto del paese e la campagna che fa parte del mio dna . Bravo Leo!

    RispondiElimina