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Roberto Fanari: 6 settembre 2016 (filo di ferro cotto) |
Nella
Mole Vanvitelliana di Ancona ha chiuso i battenti
Ecce Homo, una mostra dove erano esposte le opere di una trentina di artisti che hanno modellato, piegato, fuso, scolpito, pennellato, intrecciato, saldato i più svariati materiali per raccontarci la loro visione del divenire umano. Il percorso tra le opere e le installazioni ti cattura da subito e se all'inizio ti muovi seguendo le indicazioni della guida nel giro di pochi minuti saranno solo le emozioni o la curiosità a farti scegliere la direzione, senza impedimenti di alcun tipo. Anzi, credo che lo stesso contenitore, la Mole, con i suoi spazi crudi ma autentici, in qualche modo influenzino il percorso e nello stesso tempo diventino testimonianza storica di un altro divenire. Inoltre, la possibilità, anzi l'invito a scattare fotografie, per chi come me ha questo interesse, ti permette di assaporare ogni singola opera nel più piccolo dettaglio e serbarne un ricordo non solo mentale.
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Roberto Fanari: bambina (filo ferro cotto) - Francesco Messina : nudo (bronzo) |
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Marino Mazzacurati: lottatori (bronzo) |
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Fabio Viale: Souvenir David (marmo) |
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Giacomo Manzù: Tebe distesa nell'ovale (bronzo) |
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Mimmo Paladino: Dormienti (terracotta) |
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Fausto Melotti: La disputa dei sette savi di Atene (pietra di Viggiù) |
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Novello Finotti: Studio per il grande cobra 2 (bronzo) |
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Donato Piccolo: Dal Tutto il Nulla e dal Nulla il Tutto... (vetroresina) Giusetta Fioroni: Jane (Austen) (maiolica policroma) |
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Valerio Trubbiani: Ractus ractus...e Le morte stagioni (alluminio) |
Il "divenire" della Mole: gli intonaci di alcune colonne furono fatti mescolando alla meno peggio sabbia, sassi di mare (sui quali ancora poggia l'edificio) e ramoscelli di vario tipo ancora visibili nel fatiscente conglomerato.
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Ancona, Mole Vanvitelliana |
Pare splendida questa mostra
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